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Altman, Robert.

Regista, produttore e sceneggiatore cinematografico statunitense. Arruolatosi nel 1945 in aviazione, fu mandato come pilota di B-24 in Indonesia e in Borneo. Al suo ritorno in patria, si laureò in Ingegneria e iniziò a lavorare per la Calvin Co., dove partecipò alla realizzazione di documentari, spot pubblicitari e film didattici, apprendendo nozioni importanti sulle tecniche cinematografiche. Dopo aver diretto vari cortometraggi e documentari (tra cui uno sulla neonata squadra di baseball di Kansas City), nel 1957 fece il suo esordio nel lungometraggio con The Delinquents, seguito, nello stesso anno, dal documentario La storia di James Dean, sulla vita del divo appena scomparso. Passato alla televisione, tra il 1957 e il 1966 diresse numerosi serials, tra cui Bonanza (1959), Bus stop (1961) e Combat! (1962). Tornato al cinema, fondò la casa di produzione Lion's Gate Films e, dopo alcune prove minori (Pot au feu, 1965; Conto alla rovescia, 1968; Quel freddo giorno nel parco, 1969), A. ottenne vasta notorietà con MASH (1970), derisoria parodia antimilitarista che gli valse la Palma d'Oro a Cannes. Il film lo segnalò come uno degli autori più significativi e originali del cinema degli anni Settanta e uno degli interpreti più attenti e profondi della società americana, la cui storia e i cui fenomeni passarono al suo vaglio critico e irriverente. Dopo gli ottimi Anche gli uccelli uccidono (1970), I compari (1971), Images (1972), Il lungo addio (1973) e California Poker (1974), rivolse la propria attenzione al grande affresco sociale con Nashville (1975), spaccato amaro e simbolico delle inquietudini della società americana del tempo, che ottenne uno strepitoso successo commerciale. Diresse successivamente: Buffalo Bill e gli indiani (1976), con cui ottenne l'Orso d'Oro al Festival di Berlino; Tre donne (1977), sui problemi della condizione femminile; Un matrimonio (1978); Quintet (1979). Dopo il fallimento del film Popeye (1980), musical ispirato ai fumetti del famoso marinaio, A. vendette la Lion's Gate e si dedicò al teatro, formando la Sandcastle 5 Productions e dirigendo alcuni lavori teatrali. Sempre coerente con la sua posizione di outsider rispetto alla grande industria cinematografica americana, negli anni Ottanta A. diresse pellicole di scarso successo commerciale ma di forte spessore, come Jimmy Dean, Jimmy Dean (1982), Streamers (1983), Secret honor (1984), Follia d'amore (1985), Non giocate con il cactus (1985), Terapia di gruppo (1986), Aria (1987). Con gli anni Novanta si ebbe il ritorno del regista alla grande industria cinematografica, in particolare con i film: I protagonisti (1992), che gli valse la Palma d'Oro a Cannes e il Nastro d'Argento; America oggi (1993), con cui vinse il Leone d'Oro al Festival di Venezia ex aequo con Tre colori - Film Blu di Krzysztof Kieslowski; Prêt-à-Porter (1994); Conflitto di interessi (1997); La fortuna di Cookie (1999); Il Dottor T e le donne (2000); Gosford Park (2001), con cui vinse il Golden Globe e il Nastro d'Argento; Voltage (2002); The company (2003); Radio America (2006). Nel 1996 vinse il Leone d'Oro alla Carriera alla Mostra del Cinema di Venezia, nel 2002 l'Orso d'Oro alla carriera al Festival di Berlino e nel 2006 l'Oscar alla carriera (Kansas City 1925 - Los Angeles 2006).